Ricordo che da piccolo accompagnavo mio papà al bar. A quel tempo le
discussioni su calcio venivano vissute in maniera sportiva. O meglio, gli
argomenti erano riferiti all’ambiente tecnico/tattico con i soliti e ovvi
suggerimenti da allenatori della nazionale.
Il tifo unisce persone a prescindere dalla cultura e dalle classi sociali più
diverse, ma mediamente ognuno ha una competenza riguardo ai meccanismi
economici che di sicuro non possono essere da manager di società quotate in
borsa. Eppure negli ultimi anni, anche i contenuti espressi al bar sono cambiati, sento il
tifoso medio esprimersi su concetti e linguaggi abbastanza curiosi.
Perché se il discorso intorno agli anni ’90 era: "Se avesse messo in
campo dieci minuti prima il tal giocatore, sicuramente avremmo avuto a
centrocampo una superiorità numerica. Lo avrebbe capito chiunque che in quel modo
avremmo avuto la chiave per vincere l’incontro!"
Mentre adesso il dibattito ruota intorno a situazioni di questo: "Se si
cedesse a 30 mil. di euro quel
giocatore, comprato a 5 mil. ma iscritto al bilancio a 7 mil. Si potrebbe
realizzare una plusvalenza di 23 mil. con i quali potremmo azzerare il debito
con la società tal dei tali."
Una volta il tifoso faceva il tifoso e il presidente era un
tifoso con delle competenze ulteriori derivanti magari dalla sua attività
lavorativa (imprenditori ecc …). Ora il tifoso pare preoccupato in egual misura
dell’aspetto sportivo e societario.
Devo dire che anche io mi informo delle vicende extra-sportive,
pur non avendo la competenza in materia che può avere un addetto ai lavori. Sono
curioso e mi piace informarmi di tutto, e chi mi legge sul blog,
avrà capito che non mi interessa la vittoria fine a se stessa se si calpestano
valori o tradizioni, o si chiamano persone in società o in squadra che di
interista non hanno nulla.
Pertanto, la questione stadio che mi sta molto a cuore, e che ho
seguito per quanto possibile dalle pagine dei giornali e del web, mi fa sorgere
delle domande … se qualcuno mi aiuta nelle risposte:
1- Se giochi a San Siro e hai un impianto che in quanto a
storia, tradizione, capienza, possibilità di essere utilizzato come già avviene
per concerti e altre manifestazioni, e che ha un costo di affitto di 3 mil. di
euro annui, non sarà tuo se lo affitti ma prima di arrivare a spende 300 mil.
per uno tuo ci passano circa 100 anni, nei quali puoi rientrare ampiamente
(l’Inter, notizia apparsa tempo fa, ricava da San Siro circa 20.000.000 netti
di euro annui)
2- Perché pensare a un nuovo stadio quando è palese che in accordo
con il Milan, comprare San Siro sarebbe più economico e sapresti già cosa
acquisti senza sorprese?
3- Ammettendo che il Milan voglia San Siro tutto per se, e che
quindi si rende necessario un nuovo stadio altrimenti non hai un posto dove
giocare, mi chiedo:
a- Perché il Milan fa accordi con il suo sponsor (altrimenti che
sponsor sarebbe?) come la Fly Emirates, e noi dobbiamo cercare in Indosenia/Kazakistan/Cina
dei soci e/o costruttori? Non c’è un’azienda una (Pirelli in primis) o un
imprenditore tifoso (non ho mai nascosto la mia ammirazione per il sig. Del
Vecchio di Luxottica) con i quali instaurare una partnership senza correre
chissà dove con una burocrazia naturalmente più complicata?
b- Perché, a conforto del punto a, una squadra come lo Stoccarda
che non ha la popolarità di altri club, riesce a fare un signor stadio con la
Mercedes Benz come azienda partner?
4- Anche se si realizza il nuovo impianto, dopo aver investito
300 mil. di euro per costruirlo, poi chi ci fai giocare in questo nuovo tempio
del calcio? Due come Pereira e Gargano?
I profitti derivanti dal pubblico sarebbero così incentivati dai
seggiolini o dal servizio bar? Non sarebbe meglio pensare a una squadra che
almeno competa fino in fondo per ogni torneo a cui partecipa?
Premesso che io sono assolutamente contrario a lasciare San Siro, se ciò dovesse accadere, sarebbe il caso di seguire un modello di
stadio accessibile a tutte le esigenze, e le tasche. Si dovrebbe cercare (almeno quello …)
di non prendere esempio dai gobbi per il numero di posti (e mi pare che si stia andando verso quella direzione). Inoltre spero che questa ipotesi dello stadio di
proprietà, su cui aleggiano molti dubbi, non sia un progetto nel quale investire il 100% delle energie, trascurando la qualità della rosa giocatori, visto che è comunque la squadra quella che si va a
vedere, quindi è quella che va gestita e rinforzata!