La Germania è campione del mondo. E se in passato il mio tifo per i tedeschi è stata la base per passare a quello nerazzurro, ora non si può dire altrettanto. Pur sperando nella vittoria dell’Argentina (e ci tengo a precisare: non perché ha fornito all’Inter tanti giocatori del recente passato, ma per altre ragioni soprattutto socio-politiche) avevo comunque già in mente di rivolgere un plauso ai tedeschi, a prescindere da come sarebbe andata.
L’involuzione calcistica italiana è la stessa che subì diversi anni fa la Germania, la quale, come noi, ebbe una riduzione nel numero di squadre a giocarsi le competizioni internazionali. La Bundesliga non annoverava campioni di livello assoluto, e lo stesso Bayern, mosca bianca come ben sappiamo per molte ragioni si affidò a un progetto che prevedeva il lancio di alcuni giocatori che hanno alzato la Coppa in quel di Rio.
Nessuna spesa folle, si sono accontentati di fare qualcosa che alla gente piacesse, che fosse coinvolgente, e pazienza se non c’erano giocatori in grado di stuzzicare la fantasia dei tifosi. Il loro gioco basato sull’agonismo, sulla semplicità, e sull’organizzazione, è ciò che ha trionfato in Brasile, perché alzi la mano chi può nominare un nome altisonante (alla Messi per intenderci) tanto da acquistare una maglietta.
Idem la Spagna. La cantera del Barcellona ha fatto le fortune della nazionale fornendo elementi che hanno costituito la squadra stellare che tutti abbiamo conosciuto. Non mi si dica però che i rispettivi campionati sono più belli del nostro. Solo in Spagna c’è un testa a testa (noiosissimo) tra Barça e Real, con l’Atletico che è venuto fuori negli ultimi anni a fungere da terzo incomodo ma per il resto? Germania e Italia sono più simili.
Nei rispettivi campionati esiste una squadra che gioca per battere record su record (Bayern e Juventus), e ce n'è un'altra fortissima che ha la sfiga di essere tale in un periodo storico in cui davanti si trova qualcuno ancora più forte (Roma e Borussia Dortmund) e talvolta si inserisce qualche pretendente per i posti in Europa. Allora?
Allora i signori tedeschi non si sono lagnati come noi in Italia solo perché non si riesce a comprare campioni ma se li sono costruiti in casa, puntando a rendere bello il gioco per la loro gente, riempiendo gli stadi, supportando i tifosi, e alla lunga la loro capacità di pianificare ha pagato.
Da questo punto di vista loro sono avanti anni luce rispetto a noi. Noi che abbiamo una nazionale che fa schifo perché gli stranieri che arrivano in Italia sono troppi e moltissimi di livello scarso ma quanto basta da offuscare i nostri giovani italiani (probabilmente perché se hai una squadra di italiani la farebbero passare per razzismo…) e inoltre facciamo di tutto e anche di più per far si che la gente stia a casa.
Noi che guardiamo sempre in casa d’altri per copiare anche se non siamo capaci (finale di coppa italia docet, ma questo sarà un argomento a parte) e facciamo di tutto per non avere una identità. Noi che non facciamo altro che trovare scuse… avanti quindi con la cantilena: “anche per la Germania faceva caldo in Brasile, eppure hanno vinto.” “Si però di sera era più fresco.”