martedì 30 dicembre 2014

Un anno sta finendo...

per certi versi nello stesso modo in cui era iniziato. I dubbi erano molti e si sono persino dilatati. 

Molti si chiedevano se Thohir fosse un prestanome, fosse un tycoon, fosse un risanatore o peggio ancora un furbo da tre soldi. Ecco a questo punto io temo che la terza opzione al momento sembra essere quella più praticabile. Provo a spiegarmi: al netto della voragine di debiti lasciati da Moratti una cosa è certa. Al netto del fatto che con il bilancio dissestato e una rosa oramai logora, dopo anni che l'ex presidente cercava un socio l'unico che si è fatto avanti è stato lui, un discorso va chiarito subito.

Cioè che l'Inter in quanto tale ha dei "costi fissi" che saranno sempre più elevati di Verona e Udinese. Prendiamo il discorso stadio San Siro o il presunto nuovo stadio dell'inter a livello di gestione sarà sempre più onoreso rispetto al Bentegodi o al Friuli, e di questo fattore il nuovo presidente avrebbe dovuto tenere conto. 

In parole povere, io posso anche indebitarmi fino al collo per comprarmi un attico a San Babila in centro a Milano, ma poi non posso pensare di pagare 800 euro l'anno per le spese condominiali. Se faccio un certo investimento devo mettere in preventivo una serie di esborsi a prescindere, altrimenti prendo in considerazione alternative meno dispendiose. La sensazione è che questo concetto non sia poi tanto chiaro all'indonesiano. 

Dovendo fare un altro esempio Thohir prende il controllo del pacchetto di maggioranza dell'Inter nel novembre 2013 e quindi penso sia stato al corrente del fatto che lo sponsor Volvo avrebbe cessato la collaborazione nel giugno 2014. Per cui ci sono stati mesi a disposizione per trovare una valida alternativa in questo senso, ma finora non si batte chiodo. Nel frattempo è trascorso più di un anno.

Certo ha fatto bene a congedare il direttore artistico e a chiamare gente con alle spalle esperienze importanti come Bolingbroke e altri. Ma se poi non rivoluzioni il settore tecnico sei punto a capo. "E' la squadra a essere il fattore trainante di un club" parole di Karl Heinz Rumenigge, mica uno qualunque.

Visto che si possono anche assumere tutti i più grandi esperti di brand e marketing al mondo. Però poi vanno messi nella condizione di lavorare. In sintesi, se non si eleva la qualità di quello che si propone al mercato, nemmeno quello che camminava sulle acque può riuscire a incrementare il fatturato. 

Ora per quale razza di motivo l'Adidas dovrebbe subentrare alla Nike? Perché a gennaio c'è rischio possa arrivare tale Lassanà Diarrà, perché ci sono Dodò e altri inquietanti figuri che sono attualmente titolari? Conseguentemente, per quale motivo la questione degli sponsor non è stata affrontata a tempo debito, se non altro per avere un margine operativo decente sul mercato?

Dato che nessuno qui chiedeva di avere a disposizione il budget del Real Madrid o di altri top club, sono tempi duri e ne siamo consapevoli. Però tribolare peggio del Cesena o del Chievo Verona a me sembra in tutta onestà esagerato. 

Strettamente connessa al mercato, mi viene da fare un'ulteriore domanda. Perché ha pagato solo Branca riguardo la vincenda Guarin-Vucinic? Fassone e Ausilio se c'erano, dormivano? E qui tocchiamo un altro tasto dolente. 



A settembre molti parlavano di Ausilio come del mago del mercato, di colui che era riuscito a fare le nozze con i fichi secchi, di colui che aveva scippato con consumata astuzia un terzino di grandissima prospettiva a Sabatini, che in maniera stolta se ne era privato.

Poi dopo mesi ci si accorge che in realtà il nostro Piero è l'unico direttore sportivo in SerieA a non essere riuscito a cedere nemmeno un giocatore a titolo definitivo. D'accordo non abbiamo dei fenomeni da vendere, ma a eccezione di Juve, Roma e Napoli che hanno qualche nome appetibile anche per Premier, Bundes e Liga, tutti gli altri addetti al calciomercato in Italia in estate avevano forse Diego Costa, CR7 o Messi da vendere? Parrebbe proprio di no. 

Allora come mai loro ce l'hanno fatta a effettuare almeno una cessione che possa definirsi tale, mentre il risultato del mago del mercato è zero su tutta la linea? Inoltre si può sapere come mai si ostina nel perseverare (alla Branca) con l'atteggiamento malsano di contattare prima il giocatore e poi il club di appartenenza? 

E' così difficile trattare allo stesso tempo con l'obiettivo di mercato e con la relativa dirigenza? Infine a Mancini cosa ha raccontato riguardo a Cerci? Visto che uno che ha fatto il manager per anni in un club importante della Premier non può essere così sprovveduto da esporsi con i media senza aver avuto uno straccio di garanzie sulla trattativa che riguardava l'ex-granata. 

Uno così merita di restare in società? Ma proprio no. Personalmente mi affiderei al mister attuale che in passato aveva dimostrato di avere una certa lungimiranza in tema di scouting. 

E dopo Ausilio vieniamo a Fassone. Mamma mia, cosa dire di questo gobbo impenitente che a Torino vendeva magliette e biglietti e qui si è ritrovato a gestire l'area tecnica? Parliamo del settore vitale di una squadra di calcio. Ma in base a quali criteri e a quali capacità, ci ritroviamo questo qui come direttore generale? Del resto se è stato riconfermato Mazzarri, verso il quale si nutrivano delle perplessità negli ultimi mesi della scorsa stagione,  con un contratto che definirlo bagno di sangue è un eufemismo visto l'esonero in corsa, lo dobbiamo proprio a lui. Il risultato è che spendiamo una cifra da Bayern Monaco per l'allenatore e poi compriamo i giocatori avendo a disposizione la liquidità dell'Entella. Non fosse vero, sembrerebbe il teatro dell'assurdo. Invece purtroppo è così.

Sembra inoltre si sia scusato con i dirigenti dell'Atletico Madrid, come se proprio loro non avessero mai cercato di contattare Icardi sottobanco. Ma cosa abbiamo fatto di male per doverlo sopportare ancora? 

E nemmeno in tutta franchezza capisco come mai la giusta e sacrosanta battaglia contro il ritorno di Balotelli a favore della sacralità della maglia e dei colori non venga condotta con uguale forza e energia contro colui che irrideva i nostri successi con la ben nota t-shirt. Visto che parliamo di un altro che fa più danni della grandine. Dunque anche lui spero possa salutare il prima possibile. 

Resta Mancini, che se non altro le tenta tutte per rendere più gradevole la manovra della squadra. Poi certo se ti ritrovi gente tra i titolari che effettua lo stop a seguire a quattro metri, l'impresa si rivela titanica al limite del disperato. Comunque chi ha voglia di dimostrare qualcosa adesso con lui ha un'occasione. Penso al Bonazzoli visto stasera in amichevole contro il Psg. 

Non ho la sfera di cristallo per intuire quale può essere il suo margine effettivo di crescita. Rimane positiva l'impressione per l'atteggiamento con cui affronta la partita ogni volta che viene chiamato in causa. Lui scende in campo con la testa giusta a differenza di altri suoi compagni ben più esperti di lui. Se la cassa piange, mi sembra giusto ripartire da qui. Piuttosto che provare uno tipo Salah che mi sembra la rivisitazione di Wallace anche lui proveniente dal Chelsea. 

Le risorse scarseggiano e allora o si investe su qualcuno che possa offire una certa affidabilità o altrimenti se devo sperimentare lo faccio con i giovani che se non altro hanno il pregio di essere a costo zero. 

E quel poco che si può spendere, come affermavo prima, che lo si affidi al nostro ciuffo. Vista la sua risposta seguita da una risata sarcastica a chi gli chiedeva se si sarebbe visto all'opera un nuovo acquisto in occasione di Juve-Inter. "Non lo so, vediamo. Magari lo prendiamo in prestito e lo paghiamo nei prossimi due-tre anni.." E' una chiara presa di posizione contro chi attualmente dovrebbe incrementare la qualità della rosa. Quindi si faccia in modo che l'unico di quelli finora citati a cui dare un minimo di credito possa rimanere. 

Questo è il mio augurio nell'ultima notte del 2014. Denso di domande tante e inquietanti. Però credo che noi che ne abbiamo viste di cotte e di crude non dobbiamo mai smettere di cercare le risposte. E' sempre la maniera giusta per ripartire. Avanti così e buon 2015 agli interisti tutti.