mercoledì 14 gennaio 2015

OldStyle88

Dialogo semi-serio ma realmente accaduto durante la scorsa stagione calcistica… in attesa dell’epilogo sull’argomento! Credo di non dover dire chi è l’uno o l’altro…

Giugno:
"Ciao! Tutto bene? Hai rifatto l’abbonamento?" 
"Io sono un pochino indeciso se farlo o no. Il mercato è ancora aperto e non sappiamo chi compreremo o se le altre squadre si rinforzeranno tanto da tagliarci fuori da ogni lotta per il vertice."
 "Non l’ho rifatto perché avevo fatto il biennale. Al di là della convenienza economica, a me basta sapere che giochiamo per andare allo stadio e perché contrariamente alle chiacchiere il nostro compito è quello di sostenere la squadra. E poi l’atmosfera della partita non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella tristissima del bar in cui spendi anche di più e fai il professore di economia calcistica! Allora, quando verrai? Ad agosto inizia il preliminare di Europa League e la scusa del prezzo non regge. Per te che non sei abbonato costa 10 euro se ti va male."
"Ma si, potrebbe essere….vediamo. Però troveremo di certo una squadra scarsa, dovessimo vincere la gara di andata che senso ha vedere il ritorno? Poi con quel prezzo vuol dire che allo stadio non ci va nessuno, perché dovrei andarci io magari a vedere una squadra che tiene fuori tutti i più bravi per non sprecarli?? Ne riparliamo a ottobre quando giocheremo con il Napoli a Milano."

Ottobre:
"Allora il momento sembra arrivato, ho intenzione di venire allo stadio per Inter Napoli. Avrei bisogno della cortesia di essere aggiornato sul prezzo dei biglietti e sull’orario della partita perché non li so ancora."
 "Certo, si sa già tutto. Secondo verde a 30 euro e la partita si giocherà di domenica sera. Credo siano abbordabili entrambe le cose. Allo stadio non vieni mai e Inter-Napoli a San Siro per 30 euro non è esagerato per una volta. In più pur giocando alle otto e mezza di sera tu sei un noto viveur della notte e prima dell’una non rientri mai a casa quindi do per scontata la tua presenza."
"Bhe oddio aspetta… 30 euro sono un po’ eccessivi. In quel periodo facciamo la cena dei coscritti, pensavamo di passare una serata al casino, così per fare qualcosa di diverso e non so se con le finanze riesco a starci dentro. Il vero problema però è la sera… a ottobre fa freddo e quei 45 minuti di macchina a quell’ora tarda sono un po’ rischiosi. Inoltre a dire il vero poi sono molto demoralizzato dall’avvio non entusiasmante della squadra. Si vedeva subito fin dall’inizio che non ci sono speranze nemmeno quest’anno. Cosa pretendi? Thohir è un magnate ma tutti spendono e lui no… Mazzarri te lo dissi che non mi era simpatico…. meglio attendere, aspettiamo la primavera."



Marzo:
"Ehi orsetto in letargo! Ti sei svegliato? Mazzarri non c'è più, è tornato Mancini. Oltretutto sono arrivati anche ottimi giocatori durante il calciomercato di gennaio. Ora che è arrivata la primavera e il tempo sembra reggere passi allo stadio??"
"Si bravo spiritoso… la situazione non è cambiata di molto. Sono tutte partite notturne, i prezzi sempre quelli e la squadra non è che sia cambiata di molto. La classifica ancora latita e siamo al di sotto di livelli decenti per noi. E’ già tutto definito, che senso ha? Andare a vedere Inter-Juve o Inter-Milan non ha senso, vedi ancora che ti festeggiano in casa oppure il derby è come quello dell’andata. Aspettiamo la campagna acquisti estivi per vedere se la situazione cambia. Oh comunque domenica sera abbiamo organizzato una cena verso la Val d’Aosta, si tornerà tardi ma ne vale la pena! Tutti prodotti tipici cucinati ad arte. Si il viaggio è lunghetto, l’autostrada è costosa, ma il prezzo della cena è sui 35 euro a testa e ti assicuro che ne vale la pena. Sei dei nostri??"

Ecco qui signori miei un dialogo a prima vista surreale.. giusto per farci quattro risate. Ma poi a pensarci bene nemmeno più di tanto, visto che è quello che troppo spesso mi tocca ascoltare. Dove mi vengono propinati una serie di pseudo-problemi esistenziali tanto demenziali che probabilmente non meriterebbero nemmeno di essere citati. O forse è il caso. 

Perché è ovvio che la tifoseria ospite compra i biglietti in base a quanti ne ha lasciati liberi quella che gioca in casa.  E si è tifosi sempre, non solo quando fa comodo, tipo i compagni di scuola che non senti da anni salvo diventare improvvisamente presenti e amiconi giusto per chiederti un biglietto in occasione della Final Madrid. 

Volete sapere la differenza che nessuno ha il coraggio di dire tra i campionati della Premier e della Bundes e quello della Serie A? In quei paesi esistono modelli completamente opposti ma c'è una dinamica che a dispetto delle differenza tra i vari campionato è universale, ed è quella della voglia di andare allo stadio. 

Altrove si fa leva su questa, da noi ognuno decide di interpretare quello che meglio crede: il presidente, il ds, il mister etrc etrc. Io credo invece che la partecipazione debba essere legata al fattore essere semplicemente quello in cui dovremmo identificarci :il tifoso. Senza naturalmente privarsi di ogni senso critico, attitudine che rispecchia in pieno la visione statunitense dell'evento sportivo. Ma anzi partecipare per far pesare il proprio ruolo. Per verificare quello che funziona oppure no sotto i nostri colori. Personalmente potevo essere tante cose nella vita... ma ho scelto di essere semplicemente me stesso... un saluto a tutti.