sabato 23 febbraio 2013

Clima Derby

Il titolo di questo post si riferisce a un avatar che in questi giorni va per la maggiore sui profili di Facebook. E’ un modo come un altro per manifestare l’attesa della partita che stabilirà la supremazia cittadina almeno per una notte. Ognuno di noi vive la vigilia di questa partita a modo suo. In questo senso ho amici ottimisti, amici pessimisti, quelli che ci perdono il sonno e quelli che invece sono tranquilli.

Personalmente in questi giorni alterno uno stato di grande tensione a momenti di disagio, un po’ come recitava lo striscione esposto a Cluj dai ragazzi della Nord durante l’ultima trasferta in Romania. Del resto la scoppola rimediata a Firenze ha lasciato più di uno strascico e non poteva essere altrimenti.

L’aspettativa è forte a prescindere, nonostante una stagione non propriamente esaltante, nonostante alcuni sintomi preoccupanti. Come per esempio quello che in effetti per la prima volta i piccoli della mia famiglia e dei miei amici non strepitano, non fanno il minimo capriccio per essere presenti allo stadio. 




Per la prima volta non mi sono sentita dire “zia convinci la mamma, per piacere, voglio venire al derby..”. E confesso che un po’ ci sono rimasta male. Inoltre francamente non lo ritengo un bel segnale. Anzi mi sembra proprio la spia di una situazione preoccupante.

Perché i bambini giudicano in maniera semplice, istintiva, limpida, senza filtri.  Nei loro atteggiamenti c’è naturalezza e verità. Quindi se hai perso appeal nei confronti di chi rappresenta il domani di tutti noi, mi sa tanto che il momento è complicato.

Nemmeno le previsioni meteo sono molto incoraggianti. Per stanotte si prevede l’arrivo di una perturbazione che porterà neve abbondante a Milano. Si vocifera di partita a rischio, però io credo che a causa del calendario intasato  si giocherà. Per cui a costo di arrivare lì con il gatto delle nevi, noi ci saremo.

Inoltre non può mancare (mi tocca per forza) un piccolo inciso alla stucchevole questione legata a Mario Balotelli. Riguardo alla situazione si è creato un cinema che non si è verificato neanche in occasione delle dimissioni della massima autorità religiosa del mondo occidentale, vale a dire il Papa. 

A livello di parere personale continuo a non comprendere come mai le rose vendute nel metrò da Eto’o non scandalizzassero nessuno. Ora pazienza quelli là, ma che  nemmeno chi all’epoca pagava più che lautamente il bomber del Camerun si sia indignato minimamente, mi risulta come minimo atteggiamento incoerente.

Tuttavia al netto delle considerazioni precedenti domani sera sarà comunque derby. Una partita che non è mai stata e non sarà mai come le altre. Vale sempre la pena di arrivare al baretto ore prima, bere qualche birretta, mangiare qualcosa in compagnia degli amici di sempre con cui ne hai viste e ne hai fatte di cotte e di crude. 




Rievocare i precedenti, parlare della coreo, della probabile formazione è un rituale che tutti dovrebbero vivere almeno una volta nella vita. E una volta dentro San Siro: si sventolano le bandierre, si srotolano gli striscioni, si allestisce la coreo. 

Poi sarà la volta delle formazioni e del fischio di inizio. Infine toccherà a noi incitare, soffrire e imprecare per sospingere la squadra. Del resto siamo così e non possiamo fate altro che assecondare il nostro destino: Forza Inter e Avanti Curva Nord!