mercoledì 29 gennaio 2014

OldStyle88

Situazione inter: un disastro, come l’anno scorso… e forse come il prossimo. L'unica differenza è che noi tifosi ora ci facciamo sentire e nel modo giusto. Perché far capire che non siamo ebeti e stupidi è il primo passo per riappropriarsi di quella società e di quei colori che vorremmo tutti essere rappresentati da persone che vorremmo sentire più nostre.

Qualcuno dirà legittimamente: e il tuo Thohir? Fino a ieri lo invocavi…e ora cosa ne pensi? Penso esattamente ciò che pensavo prima ricostruendo la storia. Il signor Thohir, ricchissimo indonesiano, sente squillare il telefono: banche e pirelli gli chiedono se vuole diventare socio di Moratti nell’Inter. Lo stesso Moratti che per anni ha sperperato tutto, sbagliato di più, e buttato alle ortiche un post champions da sogno. 

Gli spiegano che i conti dell’inter non vanno bene e (mia personale interpretazione) se fosse stata un’altra squadra sarebbe venuta a galla una situazione di emergenza totale. Si è taciuto invece, forse a ragione in quanto l’Inter ha più appeal sicuramente di altri, e con l’ingresso di un benefattore sarebbe tornata a respirare. Il buon Erick però non è stupido e accetta solo se lui si mette al timone della nave e gestisce in prima persona la situazione (e i suoi soldi).

Di calcio ne sa poco, ma il suo mestiere è fare business, ergo far guadagnare il club per ripianare quei conti che, fatte le debite proporzioni con un privato e comune cittadino, sarebbero stati oggetto di raccomandate e telefonate da parte degli uffici legali di ogni banca.

I giocatori sono quelli che sono, secondo me, di un livello da Europa League al massimo. I dirigenti invece non potrebbero nemmeno avere un ruolo da bibitari in un campetto di periferia. Oltre alle cariche distribuite in base ad amicizia e buoni rapporti con Moratti, e non in base ai meriti, c’è da dire che ai dirigenti non riesce nemmeno la cosa migliore, la più semplice, la più sicura: buttarla sempre su un discorso di immagine, sulla fede nerazzurra, sui nostri uomini al loro posto.


Di Fassone c’è poco da dire: pirla, mille volte e una in più, Moratti ad averlo assunto. Gli altri due hanno un cervello a d ir poco contorto. Spero che il loro limite sia solo per incapacità e non per malafede. Mettere al loro posto un Oriali sarebbe già di per se una bella visione, oltre che sicuramente migliore come lavoro svolto.

Evitare di fare farse sul mercato come quelle a cui stavamo per assistere dicendo chiaramente che non ce n’è e che ci dovremo vedere 3 o 4 giovani (ma realmente, tipo Bardi o Duncan per fare due nomi) perché non c’è altra via, arrivando prima possibile a 40 punti, sarebbe stato il minimo e la gente avrebbe capito.

Che il risanamento passi da quell’aumento profitti che vedo già iniziato con pubblicità prima sconosciute a San Siro e che contro il Catania ho visto dai maxischermi, su Inter Store e Museo è una cosa che non necessita di particolari titoli di studio ma la cui mancanza è stata notata in tempo zero dalla Thohir band… pensate quindi a che gente eravamo in mano.

Sulla situazione squadra, alla quale non addosso nel complesso particolari colpe, se non a due o tre elementi troppo pretenziosi, sappiamo, prendo atto. IL primo passo però è ridarci chi vogliamo: LELE ORIALI in primis. Quindi l’Inter agli interisti, che per passione e competenza potranno sicuramente dare di più con gli stessi mezzi rispetto a quelli che attualmente ci sono.

Thohir, oltre a sviluppare marchi e aumentare il ricavato (giustamente), provveda. Sarebbe un ottimo modo per capire davvero che intenzioni ci sono. Ricordate però tutti: l'Inter siamo noi, e lo siamo da sempre. Abbiamo dimostrato che uniti si può influenzare le decisioni e ottenere ciò che si vuole.

Acquistare peso, concorrere davvero per il bene dei nostri amati colori. Non siamo passivi, non siamo stupidi, non siamo americani che si ingozzano di patatine e accettano tutto quello che viene propinato. SEMPRE SVEGLI, SEMPRE VIGILI... SEMPRE E COMUNQUE IN PRIMA FILA.

mercoledì 22 gennaio 2014

OldStyle88

A volte è un bene cadere perché è rialzandosi che si capiscono davvero le proprie potenzialità. Succede un po' dappertutto, e arrivare nei punti più bassi possibili è un modo per capire quanto si vale e le possibilità che ci si può giocare. Ben venga la scellerata idea societaria di cedere Guarin.

Non mi soffermerò sull'ennesimo giocatore viziato, cocciuto, indisciplinato, senza cuore, scostante che mi capita di vedere, in questo scambio con uno (Vucinic) che non mi è mai dispiaciuto, ma trattare con i nemici, è risaputo... non è mai una bella cosa.

Come dicevo tempo fa, a Thohir del nostro campanilismo non fregherà molto, è comprensibile, ma altri dovrebbero capire l'antifona. La Nord attraverso il suo comunicato ha spiegato diversi punti condivisibili e decisamente semplici da capire, ma vorrei soffermarmi su uno. Thohir, nel quale come sapete nutro fiducia, è li' perchè lo hanno cercato e trovato.

Il suo amico Moratti aveva lasciato un profondo rosso che se fosse successo ad altre squadre si sarebbe almeno accennato a salvataggi imminenti per non fallire. All'Inter tutto questo è stato taciuto e la mancanza di notizie chiare circa una situazione per nulla rosea mi fa pensare a dei favori che qualche giornalista ha voluto fare alla Moratti family in cambio magari di qualche pieno di benzina....

Eppure la situazione era quella che era, hanno trovato Thohir che mettendo dei soldoni ci ha permesso se non altro di continuare a vedere la nostra squadra; insultarla, contestarla, acclamarla, applaudirla. Non ho mai preteso una immediata competenza e comprensione delle logiche italiane, e si è fatto bene a dirgli che noi non siamo sport americani in cui lo spettatore è felice se la hostess gli porta l'hot dog caldo direttamente sul posto.



A noi del comfort esagerato, del contorno, ci frega poco se manca la sostanza. Ci interessa invece molto di più che la proprietà indonesiana che ripeto, a suon di milioni ha salvato una società ridotta male da un inetto, si affidasse a gente che non solo per competenza ma anche per immagine fosse gradita ai milioni di tifosi italiani (non me ne vogliano i sostenitori indonesiani ma di loro mi importa un po' poco).

Quindi il trio FASSONE (soprattutto) BRANCA e  AUSILIO andava assolutamente sostituito con chi può permettersi di guardare negli occhi i tifosi senza abbassare lo sguardo. Quindi Lele Oriali. Quindi persone NOSTRE. Non me ne voglia Walter Mazzarri verso il quale nutro ammirazione per il suo lavoro e lo considero assolutamente incolpevole per la situazione, ma se proprio devo cambiare allenatore, per favore datemi Zenga.

Perchè essere tutti insieme e remare nella stessa direzione significa non essere schifati in primis da chi ti dovrebbe rappresentare. Questo si chiede. L'operazione Guarin (che ripeto non mi sconvolge tanto per la partenza di quel lavativo ma per la destinazione e per la controtendenza alla politica societaria annunciata a novembre) va spiegata, visto che davvero non vedo un solo reale e valido motivo perché fosse portata a termine.

Eppure abbiamo detto no. Noi tifosi, e di conseguenza la società. Perché la società Inter è dei tifosi e sono i tifosi che ancora pagando il biglietto, vivendo sette giorni su sette questa passione sono i destinatari (lo ricordo sempre) di ciò che si compie. E' stata data una prova esemplare sotto tutti i punti di vista.

E per uno nuovo del settore come Thohir, del quale ribadisco i sicuri intenti di fare bene, una lezione importante. Si tenga pure i progetti scoppiettanti di servizi indubbiamente di vita americana che secondo lui possono far felici i tifosi. I tifosi si fanno felici con poco, ma quel poco va dato senza se e ma.

martedì 21 gennaio 2014

Non può piovere per sempre ...

Non bastava essere tifosi di una squadra talmente mediocre che a vederla allo stadio ultimamente ti prende il coccolone e che di fatto rappresenta anche la pochezza della nostra società in tutti gli aspetti da quello comunicativo a quello finanziario. Non era sufficiente sentirsi dire che visto che non ci sono soldi, potevamo scordarci roboanti acquisti, (quando in realtà noi domandavamo solo operazioni di mercato sensate) e che al contrario eravamo onorati che il Chelsea fosse interessato ai nostri giocatori, nemmeno fossimo un Cesena qualunque (Ausilio cit.).

No evidentemente la misura non era colma per qualcuno dei piani alti. In questa settimana i soliti noti, quelli che per noi oramai sono più inquietanti del Canaro e di Ted Bundy messi insieme (Branca, Fassone, Ausilio), per il loro esclusivo tornaconto personale, avevano messo in piedi la trattativa a dir poco surreale Guarin-Vucinic. Cioè coloro che da qualche anno fanno scelte di mercato incomprensibili tecnicamente, ma scellerate per il bilancio, quali quella di cedere Thiago Motta a gennaio per prendere in prestito Palombo, o vendere Sneijder e per vedere arrivare Schelotto, erano intenzionati a darci il colpo di grazia sotto tutti i punti di vista.

Si trattava infatti di un discorso nel quale, in sintesi, noi facevamo la figura dello chaperon Ambroggio nello spot Ferrero riguardante i cioccolatini Ferrero Rocher, e i gobbacci erano rappresentati dalla signora (si fa per dire.. il termine in realtà sarebbe un altro e ben più grezzo) in giallo. E chi aveva da guadagnare e chi da perdere era lì tutto da vedere. Come se la storia e la memoria degli scambi con quelli là da Boninsegna-Anastasi per finire con Cannavaro-Carini non avessero insegnato niente. 




Però questi personaggi squallidi senza vergogna e senza dignità alcuna non avevano fatto i conti senza l'oste. Anzi senza una moltitudine infinita di osti, che poi di fatto sarebbero i tifosi interisti tutti. In rete l'altra sera scatta la rivolta, la Curva Nord fa sentire il suo peso, attraverso un comunicato durissimo nei toni e nei contenuti, prende una posizione chiara e netta contro certe porcate. Chiama a raccolta tutti coloro che per un motivo o per l'altro hanno sempre ritenuto questi colori come parte importante e integrante della propria vita.  Ed è abbastanza palese che nessuno voglia farsi rovinare l'aspetto più ludico e romantico della propria esistenza, da figuri loschi dediti a intrallazzi ancora più loschi. 



Così una nutrita pattuglia di tifosi e appassionati a guardia della fede, si è ben organizzata e presentata sotto la sede. Ha manifestato attraverso cori e striscioni  in maniera brusca e schietta il suo dissenso assoluto nei confronti della scellerata politica di questi anni. Ce n'era per tutti da Branca a Fassone a Moratti. Succede allora che dopo mezzora sul sito ufficiale dell'Inter Thohir rompa gli indugi e con un comunicato ponga fine a questo schifo. Succede allora che il cuore della gente ha avuto la meglio su traffici sospetti di cui non si intuiva proprio lo scopo. 

Si è trattato, come è stato detto una vittoria della Curva Nord e dei tifosi nerazzurri in generale, durante una mite serata di gennaio preceduta da giorni densi di pioggia e di preoccupazione, ma per fortuna non può piovere per sempre e quando le motivazioni sono moralmente integre è giusto che sia finita come doveva finire: lo scambio non si fa più e la Rubbe subisce la legge del contrappasso: esce meritatamente dalla Coppa Italia contro la Roma, per il triplete o minitriplete dovranno attendere ancora, dispiace.

Allora grazie alla Curva Nord, ai Bauscia tutti, per quello che è successo ieri in Corso Vittorio Emanuele. Abbiamo dimostrato ognuno nel suo piccolo, che l'Inter in realtà è solo nostra e che con amore o con rabbia, ce la riprenderemo tutta quanta!






venerdì 10 gennaio 2014

Con questa squadra un po' così e le pagelle un po' così: Udinese-Inter Coppa Italia

Poche considerazioni, se non un chiaro e forte "MA CHE SCHIFO", in campo abbiamo visto anche quelli che non esistono più,  i nomi che rispondono al concetto di niente sono quelli di capitan sonotuttefinali e di  bollito, il resto della squadra non fa certo più di tanto per battere un'Udinese con in campo sconosciuti ragazzi.Certo poi con l'uscita del 40enne siamo passati a un 4-3-3 e abbiamo cominciato a far girare palla ma in modo assai poco efficace per poter impensierire Kelava (e chi cazz'è?). Poi certo se al fatto che siamo già un'armata Brancaleone di nostro, ci aggiungi anche il carico a briscola di un arbitro che non vede rigori solari ma in compenso ha visioni mistiche di fuorigioco inventati al momento, vincere è impossibile. Mi raccomando però, che non attacchiamoci all'arbitro come unica causa della sconfitta, questo sport lasciamolo alla terza squadra di Milano e a cravatta gialla ambulante che si fa mandare le immagini sul telefonino.

Carrizo: 5 Non ha colpe sul gol evidentissime, ordinaria amministrazione, ha comunque più attributi di quello con la fascetta gialla nel protestare contro l'ennesima boiata arbitrale beccandosi un giallo. 

Andreolli: 5 Senza infamia e senza lode.

Samuel: 4 Roccioso come sempre ma sempre più lento, il gol è anche colpa sua. 

Campagnaro: 4.5 Si vede poco. 

Nagatomo: 4 Per correre corre, con quale finalità, resta un arcano. Casinista come suo solito. 



Kuzmanovic: 5 Anche se fisicamente sembra un barile di birra, dimostra comunque che per fare il regista non serve chissà cosa, eppure Mazzarri si autoflagella i testicoli mettendo ogni domenica in campo, il vigile che sbraccia nemmeno fosse Goldrake con le lame rotanti. Mistero. 

Mudingayi: 4 Ricordiamolo, riconfermato da Moratti perché poverino gli faceva pena vederlo infortunato. Ricordiamolo.

Kovacic: 4.5 Sulla carta inserito come trequartista dietro il bollito, poi però si piazza dietro anche a Guarin, ma combina poco o nulla, anche se sembra sempre l'unico a provare a fare qualcosa. 

Guarin: 5 L'unico a non mollare fino alla fine, ma i palloni calciati in tribuna ormai non si contano più. 

Zanetti: 0 Che voto daresti al nulla? 0 appunto. Un'ora in campo in cui si fa anticipare da tutti, in cui non contrasta, il vuoto pneumatico. Il classico repertorio di vuoto che siamo costretti a vedere da ormai qualche stagione. Umiliato da Gabriel Silva, si perde Maicosuel nell'azione del gol. 

Milito: 0 Era in campo il nostro bollito preferito? Almeno non ha fatto nulla se no dovevamo sentirci il solito stormo di stronzi che ne vogliono il rinnovo. Invece questa salma insieme a altri che oramai sono finiti e strafiniti in scadenza di contratto, a giugno devono sparire! 

Palacio: 4.5 Un tempo di totale e consueta solitudine là davanti, poi Mazzarri decide di affiancargli un compagno. 

Alvarez,e Botta: senza voto.

Mazzarri: 3 Ma solo perché dopo un'ora si accorge che forse dobbiamo giocare una partita e allora fuori uno che non 'ha mai vista dentro Alvarez, prima ancora Palacio via di 4-3-3, anche se non è servito a nulla. Magari è un modulo che non conosce.

lunedì 6 gennaio 2014

La Voce (reduce dai bagordi natalizi) del Tifoso

Giuseppe: Ma Pereira come lo  cataloghiamo? Stefano: Come calamità naturale.

Interista It.: Conte è in pieno delirio di autostima. Vive di sillogismi come gli ebeti: la mia squadra è davanti all'Inter, l'Inter ha fatto il Triplete, quindi i miei ragazzi sono più forti dell'Inter del Triplete.

Luca: Guardare e ascoltare Ausilio... mamma mia.. è più divertente guardare la vernice asciugarsi sul muro

Stefano: Thohir si dia una smossa...cominci a prendere una persona seria che lo rappresenti qui in Italia dato che lui non può essere sempre presente...perché se si continua questa sorta di autogestione dei soliti noti che ha veramente rotto i coglioni! E metta mano al portafogli per prendere "giocatori di calcio"...piedi buoni e fosforo...i fabbri vadano in officina!


Charlie L. : Mazzarri: mercato? Vabbé compratemi una R.... 



Beppe: Per raddrizzare l'ambiente servono: 
primo: un amministratore delegato che conosca il calcio, che sia stimato e che abbia i contatti giusti, 
secondo: un ds con carta bianca ma che risponda delle azioni che fa, 
terzo: un nuovo allenatore giovane o non giovane ma con i controcoglioni (Klopp, Simeone?)  

Gianfranco: c'è poco da fare, i giocatori almeno quelli che non fanno parte del clan sono innocenti, quelli valgono e giocano per quanto valgono. L'unico responsabile è Moratti, ci ha lasciato una squadra di merda e una marea infinita di debiti, lui va messo alla gogna mediatica, lui va cancellato dall'immaginario colletivo, quando di sentirà il nome Moratti l'unico a cui pensare deve esserre solo Angelo.

Maria Stefania: Quanto rimpiango il fatto di non aver comprato il "delizioso" pallone di marmo. In questo momento saprei bene come usarlo, lo tirerei addosso al patetico trio Moratti-Branca-Ausilio

Francesco: Aspettiamo  il bilancio di giugno 2013, anche se ho l'impressione che sia una cosa tipo Apocalypse Now.